Anche i carpigiani sono rimasti coinvolti nel pasticciaccio delle palestre GimFive, vendute alla catena GreenTheory con modalità che hanno fatto scattare l'allarme delle associazioni dei consumatori. Un cambio di proprietà che puzza di bruciato e che tocca da vicino la nostra comunità.
Il colpo di scena prima di Natale
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: undici palestre GimFive della provincia, compresa quella di Carpi, sono passate di mano alla catena GreenTheory. Fin qui, nulla di strano. Il problema è nel come: agli abbonati ancora in regola con la vecchia gestione viene chiesto di versare altri 199 euro per continuare ad allenarsi negli stessi spazi che già frequentavano. Una richiesta che sa tanto di raggiro, soprattutto considerando che molti avevano pagato abbonamenti fino al 2028.La protesta delle associazioni consumatori
Adiconsum, Confconsumatori, Federconsumatori e Udicon si sono unite in un fronte comune per denunciare quello che definiscono "inaccettabile". E hanno ragione da vendere. Le segnalazioni fioccano: persone che si sono viste comunicare a voce, senza nulla di scritto, che dovevano sborsare quasi 200 euro per continuare ad usare gli stessi attrezzi per cui avevano già pagato. Come spiega l'avvocato Damiano Marinelli, presidente dell'Unione Consumatori Umbria, casi simili si sono verificati anche in altre regioni: "Il nodo centrale riguarda le modalità con cui GreenTheory ha imposto l'accesso alle palestre. Agli utenti con abbonamenti ancora validi è stato richiesto il versamento di 199 euro sotto la minaccia di perdere i mesi residui".Le domande senza risposta
Le associazioni pongono questioni di buon senso: perché GimFive ha continuato a vendere abbonamenti fino all'ultimo momento senza avvisare del cambio di gestione? Perché GreenTheory comunica solo a voce e sui social invece di formalizzare tutto per iscritto? Perché non rispettare almeno i contratti già pagati? Domande legittime che meritano risposte chiare, non chiacchiere da bar o post su Instagram.L'apertura della nuova gestione
Il 23 dicembre, proprio sotto Natale, aprirà la prima palestra GreenTheory in via Delfini 4 a Modena. Un timing che non può essere casuale: sfruttare le festività quando gli uffici sono chiusi e le persone hanno meno tempo per informarsi sui propri diritti.Cosa possono fare i carpigiani coinvolti
Chi si trova in questa situazione non deve arrendersi. Le associazioni dei consumatori stanno chiedendo un tavolo di confronto con vecchia e nuova proprietà. Nel frattempo, è bene: .- .
- Conservare tutti i documenti dell'abbonamento GimFive
- Non versare immediatamente i 199 euro richiesti
- Segnalare il caso alle associazioni consumatori
- Richiedere tutto per iscritto, mai fidarsi delle comunicazioni verbali
Questa storia puzza di furbizia all'italiana, quella che approfitta delle feste e della buona fede delle persone. Ma i carpigiani, si sa, non sono facilmente raggirabbili. La speranza è che buon senso e correttezza prevalgano, altrimenti sarà battaglia legale. E quando si tratta di tutelare i diritti dei cittadini, non si scherza.