Venerdì scorso a
Cellole, in provincia di Caserta, l'
Unione delle Terre d'Argine si è portata a casa un riconoscimento che fa onore al nostro territorio carpigiano. Il
Premio Comuni Virtuosi, giunto alla sua XIX edizione, ha premiato un progetto che dimostra come si possa essere innovativi senza dimenticare il buon senso: quello dell'economia circolare applicata all'informatica pubblica.
Un'idea semplice che vale oro
Il progetto premiato ha una logica che farebbe sorridere i nostri nonni, abituati a riparare tutto invece di buttare via:
"non si butta via niente, tutto si rigenera". L'
Unione delle Terre d'Argine, che comprende i quattro comuni del territorio con oltre 106.000 abitanti, ha sviluppato un sistema intelligente per gestire le circa 700 postazioni informatiche dei dipendenti pubblici. Invece di sostituire sistematicamente computer ancora funzionanti, il
Settore Servizi Informatici e Innovazione Digitale ha messo in piedi un vero e proprio laboratorio di rigenerazione tecnologica. I computer più potenti vengono assegnati a chi ne ha davvero bisogno per lavori complessi, mentre quelli "pensionati" vengono rimessi a nuovo internamente e riassegnati agli uffici che si occupano di servizi al cittadino.
I numeri che fanno la differenza
Quando si parla di pubblica amministrazione, spesso si pensa a sprechi e inefficienze. Qui invece i conti tornano eccome: la spesa annuale per le postazioni di lavoro è calata del
55%, con circa
300 computer rigenerati internamente senza costi aggiuntivi di manodopera. Ma c'è dell'altro. Dal punto di vista ambientale, il progetto ha evitato l'emissione di circa
90 tonnellate di CO₂ e ha impedito che oltre
10 tonnellate di rifiuti elettronici finissero in discarica. I consumi elettrici sono diminuiti del
20% grazie a piccole ma efficaci accortezze: spegnimento automatico dei computer, blocco degli schermi quando non utilizzati, e soprattutto la sensibilizzazione del personale.
Il lato umano dell'innovazione
Il progetto ha anche un'anima sociale che merita di essere sottolineata. Il programma
"Second Life" prevede di donare i dispositivi ancora funzionanti a scuole, associazioni del territorio e cittadini in difficoltà, contribuendo a ridurre il digital divide che ancora affligge molte famiglie. Come ha spiegato
Enrico Diacci, neo-presidente dell'Unione delle Terre d'Argine e sindaco di Novi di Modena:
"La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione non riguarda più soltanto l'adozione di nuove tecnologie, ma investe in modo sempre più diretto i processi organizzativi, le scelte di gestione e la responsabilità verso l'ambiente e la comunità".
Una lezione per tutti
Quello che colpisce di questa storia è la sua normalità rivoluzionaria. Non servono investimenti milionari o tecnologie fantascientifiche per fare innovazione: basta applicare il buon senso, pianificare con intelligenza e non aver paura di sporcarsi le mani. Il riconoscimento ricevuto a Caserta conferma che l'
Unione delle Terre d'Argine si sta posizionando tra le realtà più avanzate d'Italia nella capacità di trasformare la necessaria transizione digitale in uno strumento concreto di creazione di valore pubblico. In un'epoca in cui spesso sentiamo parlare di pubbliche amministrazioni inefficienti, questo esempio ci ricorda che quando ci sono competenza, visione e volontà di fare bene, anche dalle nostre parti si possono ottenere risultati che fanno scuola a livello nazionale.