Mercoledì sera, nella Sala Duomo di via Duomo 2, Carpi ospiterà un evento che sa di casa e di futuro insieme. L'Associazione Venite alla Festa presenta "L'albero dell'accoglienza", una collana di tre albi illustrati nata dalle mani e dal cuore di chi l'accoglienza l'ha vissuta sulla propria pelle. Non capita spesso di assistere a una storia che si racconta da sola attraverso chi l'ha protagonista. Ed è proprio questo il miracolo di "Fiori (R)accolti", "Intrecci" e "Impronte nel vento": tre libri che nascono dall'esperienza diretta di ragazze e ragazzi che hanno conosciuto l'affido familiare, alcuni come figli di famiglie accoglienti. La presidente Cinzia Acquafresca non nasconde l'orgoglio per questo progetto che rappresenta il fiore all'occhiello di un'associazione nata nel 1999 e cresciuta attorno all'idea che l'amicizia e gli ideali comuni possano costruire ponti solidi nella nostra comunità carpigiana. Dal 1999 a oggi, queste famiglie hanno fatto dell'accoglienza non solo una scelta personale, ma un vero e proprio stile di vita da condividere. L'appuntamento delle 18.30 di mercoledì 22 ottobre non sarà una semplice presentazione libraria, ma un momento di confronto autentico su un tema che tocca il cuore della nostra società. Perché quando si parla di affido e accoglienza, non si tratta solo di buone intenzioni, ma di percorsi concreti che trasformano le vite di tutti i protagonisti: bambini, famiglie biologiche e famiglie accoglienti. Il progetto ha potuto prendere forma grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che continua a dimostrarsi attenta alle iniziative che costruiscono tessuto sociale nella nostra città. Al fianco dell'associazione, un network di realtà che fa onore al territorio: Reti di Famiglie Accoglienti, Amici di Rocco, AMoGeA e Agente Speciale 006. Quello che rende speciale questa trilogia è la prospettiva: finalmente sono i diretti interessati a prendere la parola, a disegnare e colorare la propria esperienza senza filtri adulti. Le illustrazioni parlano quanto le parole, in un linguaggio universale che sa arrivare dritto al punto. Per una città come Carpi, che ha sempre saputo coniugare tradizione e innovazione sociale, questo evento rappresenta un'occasione preziosa per riflettere su come l'accoglienza possa diventare patrimonio condiviso. Non mancate: sarà un'occasione per scoprire come i giovani di oggi sanno trasformare le proprie esperienze in strumenti di crescita per l'intera comunità.
Quando i giovani raccontano l'accoglienza con le parole del cuore