Un fotografo modenese trasforma due simboli della divisione in un potente messaggio di riflessione Cari lettori dell'Ombra del Portico, preparatevi a vivere un'esperienza che vi farà riflettere come raramente accade tra le nostre mura cittadine. Il Centro Culturale Civica 15a di Modena - sì, proprio quello di Via Roncaglia che alcuni di voi forse conoscono solo di passaggio - si prepara ad accogliere una mostra che promette di scuotere le coscienze più di una granita al caffè in piena estate.
L'Arte che Fa Discutere (e Pensare)
Sabato 18 ottobre alle ore 17.30, Luigi Ottani aprirà le danze con "Vista Muro", un progetto fotografico nato dai suoi viaggi in Cisgiordania e Israele. E no, non è il solito reportage di viaggio con le foto delle vacanze: Ottani ha avuto la brillante (e coraggiosa) idea di sovrapporre le immagini del sacro Muro del Pianto di Gerusalemme a quelle del controverso Muro della Separazione israeliano. Il risultato? Nove grandi pannelli che creano quello che l'autore stesso definisce un "potente cortocircuito visivo e simbolico". Due muri, due storie, una stessa tragedia: la separazione. Come dice Ottani con una frase che vale più di mille trattati di geopolitica: "Ogni muro vale un pianto quando divide un popolo".Non Solo Foto: Storia Viva in Movimento
Ma aspettate, perché la mostra non si ferma alle immagini statiche. Due video-documentari vi porteranno nella vita quotidiana dei palestinesi della Cisgiordania, costretti ogni giorno a superare checkpoint e barriere per raggiungere il lavoro a Gerusalemme. Un percorso che per molti di noi sarebbe come dover attraversare tre province solo per andare dall'ufficio alla macchinetta del caffè. All'inaugurazione interverrà anche l'Onorevole Stefania Ascari, reduce da una missione nei territori palestinesi. Un'occasione rara per sentire testimonianze dirette su una delle questioni più complesse del nostro tempo, senza dover accendere il telegiornale o perdersi nei meandri dei social media.L'Autore: Un Cronista del Mondo
Luigi Ottani non è nuovo a questo tipo di impegno sociale attraverso l'obiettivo. Il nostro fotografo ha girato il mondo documentando il Sahel eritreo, i campi profughi Saharawi, lo Sri Lanka post-tsunami e la rotta balcanica dei migranti. Insomma, un curriculum che fa impallidire quello di molti influencer da tastiera. Sul tema palestinese aveva già lavorato nel 2010 con il volume "Nato a Betlemme" (realizzato insieme a Valentina Lanzilli), dedicato alla vita di chi cresce all'ombra del muro. Un precedente che garantisce la serietà e la profondità di questo nuovo progetto.Informazioni Pratiche (Quelle Che Contano Davvero)
Dove: Centro Culturale Civica 15a, Via Roncaglia 15a - Modena Quando: Dal 18 ottobre al 15 novembre 2025 Orari: .- .
- Giovedì e venerdì: 17.00 - 19.00
- Sabato: 16.30 - 19.00
Costo: Non specificato (probabile ingresso libero) Inaugurazione: Sabato 18 ottobre ore 17.30 Una mostra che non lascerà indifferenti, in un momento storico in cui il dibattito su muri e confini è più che mai attuale. Un'occasione per vedere Modena trasformarsi, anche se solo per qualche settimana, in un crocevia di riflessioni internazionali. Perché a volte, per capire il mondo, basta varcare la soglia di un piccolo centro culturale della nostra città.