Il Partito Democratico di Modena ha deciso di rimboccarsi le maniche per Aimag. E non è una questione di poco conto, se alla riunione provinciale sono accorsi tutti: amministratori, segretari di circolo, capigruppo consiliari, consiglieri regionali e persino Luigi Tosiani, segretario regionale del PD Emilia-Romagna. Un conclave che testimonia come la questione della multiutility modenese sia diventata un nodo politico di primaria importanza per il futuro dei servizi pubblici locali. Aimag, per chi non la conoscesse, è quella società che gestisce servizi energetici, ambientali e tecnologici in 28 comuni del Nord Italia, tra le province di Modena, Mantova e Bologna. Una realtà che coinvolge oltre 500 dipendenti e che, negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti con non poche turbolenze, tanto da richiedere l'intervento della Corte dei Conti. La società, partecipata al 65% dal pubblico e al 35% dal privato (con Hera come socio di maggioranza relativa al 25%), rappresenta un pezzo importante dell'economia locale. La serata di confronto ha messo sul tavolo le carte senza giri di parole. Come spiega il PD in una nota ufficiale: "È stato inoltre ricordato come, anche nei mesi scorsi, il confronto tra i territori sia stato costante e approfondito, con numerosi momenti di ascolto e dialogo". Insomma, non si è trattato del primo tentativo di trovare una quadra, ma di un nuovo sforzo per rimettere insieme i cocci di una situazione che evidentemente ha creato più di qualche grattacapo. Luigi Tosiani non ha usato mezzi termini: "Il lavoro portato avanti in questi mesi dai sindaci è stato prezioso, soprattutto per lo sforzo di tenere insieme territori e sensibilità diverse su un terreno complesso e importante come quello dei servizi pubblici locali". Un riconoscimento che sa tanto di necessaria diplomazia in un momento in cui, come ammesso dallo stesso segretario regionale, occorre "ripartire da qui, con spirito unitario e visione condivisa". Il messaggio è chiaro: basta con i "percorsi paralleli o fronti separati". La segretaria provinciale Marika Menozzi ha voluto sottolineare i progressi fatti: "Grazie al lavoro e alle scelte compiute in questi ultimi due anni Aimag è, oggi, un'azienda che ha compiuto passi importanti verso una maggiore stabilità". Ma ha anche messo l'accento sulle sfide che restano: "dalle gare ai nuovi mercati, fino al mantenimento di alti standard di qualità dei servizi per cittadini e imprese". L'incontro si è concluso con un impegno che suona tanto come un patto: proseguire il lavoro nelle prossime settimane, rafforzando il dialogo tra tutti i livelli istituzionali. Perché, come hanno riconosciuto all'unanimità i partecipanti, serve "un percorso collegiale e condiviso, capace di tenere insieme i territori e ricostruire un dibattito aperto, trasparente e unitario". In fondo, quando si parla di servizi pubblici locali, non si tratta solo di numeri e bilanci. Si parla della vita quotidiana dei cittadini, della qualità dell'acqua che bevono, dell'energia che alimenta le loro case, dei rifiuti che devono essere gestiti con efficienza. E su questo, almeno, tutti sembrano d'accordo: l'interesse delle comunità deve rimanere al centro del dibattito, al di là delle diverse sensibilità politiche.