Era una mattina d'autunno come tante altre nelle campagne di Medolla, quel piccolo comune della bassa modenese che da secoli vive al ritmo della terra e delle stagioni. Un uomo di 86 anni, con la saggezza di chi ha sempre vissuto tra i campi, aveva deciso di fare quello che generazioni di contadini hanno fatto prima di lui: bruciare le sterpaglie accumulate nel proprio terreno. Ma il destino, a volte, scrive pagine amare anche nelle azioni più semplici. In via Campana, proprio accanto alla sua abitazione, l'anziano aveva raccolto una modesta quantità di sterpi e acceso il fuoco per eliminarli, come da tradizione contadina. Un gesto automatico, ripetuto chissà quante volte nella sua lunga vita. Poi, l'imprevisto che trasforma una giornata qualunque in tragedia. Per cause che i Carabinieri della Compagnia di Carpi stanno ancora accertando, l'uomo è inciampato. La caduta, fatale, lo ha portato dritto tra le fiamme con la parte anteriore del corpo. Il volto, la parte più esposta, ha subito le conseguenze più gravi di questo terribile incidente. La fortuna, se così si può chiamare in una circostanza simile, è stata la presenza della moglie, che ha mantenuto la lucidità necessaria per chiamare immediatamente i soccorsi. L'uomo, pur gravemente ustionato, non ha mai perso conoscenza, segno di una tempra forgiata da ottant'anni di vita vissuta intensamente. La macchina dei soccorsi si è messa in moto con quella precisione che in casi come questi fa la differenza tra la vita e la morte. Prima l'ambulanza e l'automedica, poi, vista la gravità delle ferite, l'elicottero del 118 decollato da Bologna. Un volo che ha portato l'anziano direttamente al Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Maggiore di Parma, uno dei centri specializzati più importanti dell'Emilia-Romagna. Al momento, le condizioni dell'uomo rimangono gravi e la prognosi è riservata. I medici del centro specializzato stanno facendo tutto il possibile per curare le ustioni riportate al volto, mentre la famiglia e tutta la comunità di Medolla trattengono il fiato. Questa storia ci ricorda quanto sia sottile il confine tra la normalità e la tragedia, soprattutto per chi, come tanti nostri anziani delle campagne carpigiane e modenesi, continua a vivere a stretto contatto con la natura e le sue insidie. Un gesto semplice come bruciare delle sterpaglie può trasformarsi in un incubo che scuote un'intera comunità. Ora non resta che sperare che la competenza dei medici di Parma e la forza di quest'uomo di 86 anni possano scrivere un finale diverso a questa storia d'autunno.
Quando l'autunno diventa nemico: tragedia in campagna a Medolla