Quando le donne fanno squadra con la salute


Quando le donne fanno squadra con la salute

Il 15 novembre la Biblioteca Multimediale Arturo Loria di Carpi si trasformerà in un vero e proprio laboratorio del benessere femminile. Torna l'appuntamento con "Storie di donne e sport", il convegno che ormai da anni rappresenta un momento di riflessione importante sulla salute delle nostre concittadine che hanno fatto dello sport una compagna di vita. Non è il solito incontro di circostanza. Qui si parla di cose serie: di come il corpo femminile cambia nel tempo, di come la menopausa non debba essere vista come una resa ma come una nuova fase da affrontare con intelligenza e preparazione. E chi meglio di chi ha vissuto lo sport ai massimi livelli può raccontarcelo? Elisabetta Serrapica e Stefania Dulmieri, le ex colonne della E-gò Volley che hanno poi vestito la maglia della Liu Jo Volley Carpi, saranno protagoniste insieme alla triatleta Tatiana Marchi. Tre storie diverse, un'unica passione che le ha accompagnate ben oltre i riflettori dei palazzetti. Oggi queste donne hanno dato una svolta alla loro vita - le prime due sono diventate imprenditrici nel settore dell'insegnamento dell'inglese - ma il legame con lo sport resta indissolubile. Romana Bacchi, Direttrice Sanitaria dell'Azienda USL di Modena, non usa mezzi termini: "Ci sono questioni cruciali che riguardano le atlete, sia quelle amatoriali che professioniste, che richiedono conoscenza e prevenzione". Tradotto: non basta aver praticato sport da giovani per sentirsi al sicuro. Il corpo cambia, gli ormoni fanno i capricci, ma questo non significa appendere le scarpe al chiodo. Il programma è ricco come un menù della domenica. Si inizia alle 8.30 con i saluti del sindaco Riccardo Righi, per poi tuffarsi nelle questioni serie: dalla peri e post-menopausa alle neuroscienze, dalla salute cardiaca alla psicologia dello sport. Gustavo Savino, Direttore del servizio della Medicina dello Sport, ha le idee chiare: "I cambiamenti ormonali possono costituire un motivo di abbandono dalla pratica dello sport, ma vogliamo dimostrare che si può fare diversamente". Non mancherà il tocco di classe con il reading teatrale "Non farti togliere il fiato" di Barbara Corradini, dedicato alle pioniere dello sport e alle loro battaglie per l'emancipazione. Perché, diciamocelo, ogni donna che oggi corre, nuota, gioca a pallavolo o si cimenta in qualsiasi disciplina, lo deve anche a chi prima di lei ha dovuto lottare per conquistarsi il diritto di sudare. La partecipazione è gratuita, ma bisogna iscriversi. Un piccolo sforzo organizzativo che vale la pena fare, perché di occasioni così, dove scienza e esperienza si incontrano per il bene comune, non ce ne sono poi tante. E chissà che non sia proprio questo l'esempio di cui hanno bisogno le ragazze di oggi: capire che lo sport non è solo una questione di risultati, ma un investimento sulla propria salute che dura tutta la vita.

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