Non capita tutti i giorni che il cuore pulsante dell'industria del packaging si riunisca sotto i riflettori dell'auditorium Ducati di Bologna. Eppure, è proprio quello che è successo quando Chimar, l'azienda di Limidi di Soliera che da oltre un quarto di secolo fa parlare di sé nel mondo degli imballaggi industriali, ha deciso di fare le cose in grande. Marco Arletti, amministratore delegato dell'azienda modenese e fresco Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, ha saputo orchestrare un evento che ha fatto convergere a Borgo Panigale oltre cento imprese. Non è stata una scelta casuale quella di scegliere la casa della Ducati - appena incoronata Campione del Mondo MotoGP 2025 - come palcoscenico per parlare del futuro del packaging. In fondo, quando si tratta di eccellenza emiliana, è giusto che le stelle si allineino. Sul palco si sono alternate realtà di primo piano: dalla stessa Ducati alla multinazionale tedesca Körber Technologies, leader nella lavorazione del tabacco, fino alla nostrana Robomagister, l'azienda emiliana che sta rivoluzionando la robotica in cucina. Tutti uniti dalla stessa filosofia: innovare rispettando l'ambiente. Ma il vero protagonista della giornata è stato Giott0, il pallet sostenibile che rappresenta l'ultimo grido dell'economia circolare applicata alla logistica. Non chiamatelo semplicemente un bancale: questo gioiellino nasce dalla pressatura dei rifiuti di materia legnosa, trasformando quello che una volta finiva in discarica in un supporto logistico capace di movimentare 1.500 chili in dinamica e 4.000 da fermo. Zero sprechi, zero chiodi, zero trattamenti fitosanitari: un esempio concreto di come si possa fare business guardando al domani. L'Università LUIC - Carlo Cattaneo di Varese ha portato il contributo accademico attraverso il suo Green Transition Hub, centro di ricerca dedicato alla transizione ecologica nel mondo della logistica. I numeri parlano chiaro: le aziende cercano soluzioni sempre più sostenibili, e chi non si adegua rischia di restare indietro. "Da anni collaboriamo con Ducati per gli imballaggi in legno, e da pochi mesi anche per il cartone ondulato attraverso CBM, nostra azienda del gruppo", ha spiegato Arletti con l'orgoglio di chi ha costruito un impero partendo da Soliera. "Riunire clienti e prospect in un ambiente dove si respira innovazione ai massimi livelli ci ha permesso di mostrare concretamente come si fa packaging vincente". La ciliegina sulla torta? La Borgo Panigale Experience, che ha permesso ai partecipanti di visitare lo stabilimento e il museo Ducati, toccando con mano come nascono quei capolavori di tecnologia e potenza che fanno sognare motociclisti in tutto il mondo. In un'epoca in cui si parla tanto di sostenibilità ma spesso si resta nelle parole, vedere un'azienda del nostro territorio trasformare concretamente i rifiuti in risorse fa ben sperare. E se questo accade a due passi da Carpi, be', c'è da esserne fieri.