Il Modena Organ Festival torna a far vibrare le volte della Chiesa di Santa Maria delle Assi mercoledì 15 ottobre alle ore 21, e questa volta lo fa con un protagonista d'eccezione: Deniel Perer, organista che ha fatto della musica antica la sua ragione di vita e che promette di trasformare una serata qualunque in un viaggio attraverso i secoli. Già, perché quando si parla dell'organo Cipri/Traeri/Verati del 1584 custodito in corso Canalgrande 10, non si scherza: stiamo parlando di uno degli strumenti più preziosi del territorio, un veterano che ha attraversato quasi cinque secoli di storia e che continua a stupire per la sua voce cristallina e potente. E chi meglio di Perer per fargli raccontare le sue storie più belle? Il giovane organista, formatosi alla prestigiosa Schola Cantorum di Basilea - quella fucina di talenti che sforna musicisti capaci di far parlare gli strumenti antichi come se fossero stati costruiti ieri - ha costruito una carriera che fa invidia: concerti da solista in tutta Europa, collaborazioni con i più prestigiosi ensemble di musica antica, e un curriculum discografico che vanta etichette del calibro di Erato, Sony e Arcana. Non male per uno che ha scelto di dedicare la sua vita agli strumenti del passato! Il programma della serata promette scintille: si inizia con la raffinatezza veneziana di Gabrieli per poi tuffarsi nel barocco italiano, prima di volare oltre le Alpi con i giganti Haydn e Mozart, per concludere con l'eleganza dell'Ottocento italiano. Un menu musicale che soddisferà anche i palati più esigenti. Ma le sorprese non finiscono qui: la Chiesa delle Assi, questo gioiello del primo barocco emiliano che custodisce opere d'arte di pregio, al termine del concerto aprirà le porte della sua cantoria seicentesca. Un'occasione unica per vedere da vicino dove nascono le note e ammirare da una prospettiva privilegiata questo tempio della musica. Informazioni pratiche: .
Il Festival, sostenuto da un parterre di istituzioni di tutto rispetto (Fondazione di Modena, Regione Emilia Romagna, Comune di Modena, e tanti altri), conferma ancora una volta di saper unire qualità artistica e accessibilità. Un appuntamento che i melomani non possono perdere e che i curiosi dovrebbero assolutamente provare: dopotutto, quando capiterà ancora di sentire un organo del 1584 suonato da un maestro del calibro di Perer? La comunità locale ha un'occasione d'oro per immergersi nella grande musica senza muoversi da casa. E chissà, magari qualcuno scoprirà che la musica antica non è poi così antica, ma tremendamente viva e attuale.