Il sindaco Riccardo Righi ha fatto quello che ogni primo cittadino che si rispetti dovrebbe fare: ha aperto le braccia alla nuova Rita Cucchiara, la professoressa che dal 2025 guiderà l'Università di Modena e Reggio Emilia. Ma dietro ai convenevoli istituzionali si cela una storia di visione e concretezza che merita di essere raccontata. La professoressa Cucchiara, luminare dell'intelligenza artificiale e della computer vision, non è una figura qualunque nel panorama accademico italiano. Con oltre 600 pubblicazioni scientifiche e collaborazioni con colossi come Meta, Amazon e NVIDIA, porta in dote un bagaglio di competenze che fa gola a qualsiasi territorio ambizioso. E Carpi, bisogna riconoscerlo, di ambizioni ne ha sempre avute da vendere. Righi ringrazia il rettore uscente Carlo Adolfo Porro, ma il suo sguardo è già proiettato al futuro. "L'università è una risorsa strategica per il futuro della nostra città", dice con quella pragmaticità che contraddistingue i sindaci delle città di provincia. E non è retorica: basta guardare alla nuova sede universitaria carpigiana, un gioiellino di modernità nato grazie ai 6 milioni di euro messi sul piatto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Un investimento che parla di fiducia nel territorio e nelle sue potenzialità. Il corso di laurea in Sustainable Industrial Engineering, attivato nel 2022, non è solo un nome altisonante. È il simbolo di una Carpi che vuole essere protagonista dell'innovazione, non semplice spettatrice. In una città dove tradizione industriale e spirito imprenditoriale si intrecciano da generazioni, l'arrivo dell'università rappresenta il naturale completamento di un ecosistema che punta sulla crescita sostenibile e di qualità. L'amministrazione comunale conferma la volontà di proseguire sulla strada della collaborazione con UniMoRe. Tradotto dal burocratese: Carpi vuole continuare a giocare la partita dell'innovazione tecnologica senza timidezze. Del resto, quando hai una sede universitaria moderna e all'avanguardia nel cuore della città, sarebbe un peccato non sfruttarla al massimo. Gli auguri alla professoressa Cucchiara suonano sinceri. In fondo, quando l'università di casa ha una rettrice che ha contribuito alla strategia nazionale per l'intelligenza artificiale e ha collaborato con il Parlamento Europeo, anche una città di provincia può permettersi di sognare in grande. E a Carpi, di sogni realizzati, ne sanno qualcosa.