Quattro grandi nomi per riaccendere l'autunno modenese


Quattro grandi nomi per riaccendere l'autunno modenese

Il BPER Forum di Modena si prepara a diventare il salotto culturale della città. Dal 12 ottobre al 9 novembre, quattro domeniche che promettono di far parlare molto, con altrettanti protagonisti capaci di toccare le corde più profonde dell'animo umano. L'iniziativa, battezzata Forum Eventi, porta la firma di BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena. Una collaborazione che sa di concreto, come piace a noi emiliani: la cultura che incontra il territorio, senza fronzoli ma con sostanza. E poi c'è la libreria Ubik che allestisce il suo punto vendita direttamente nel foyer del Forum. Perché un libro, si sa, dopo averlo sentito raccontare dal suo autore ha tutto un altro sapore. Si parte domenica 12 ottobre alle 17.30 con Franco Berrino, l'epidemiologo che ha fatto della guerra ai veleni nascosti nel nostro piatto una missione di vita. Il suo ultimo lavoro, "Il nostro veleno quotidiano" edito da Solferino, è un vademecum di resistenza alimentare che non risparmia colpi. Lattine, plastica, additivi, glifosato: Berrino mette sul tavolo quarant'anni di ricerche per spiegare perché i nostri ragazzi sono sempre più sterili e i nostri organismi sempre più appesantiti da sostanze che la natura non aveva previsto. Un tema che tocca ogni famiglia, ogni dispensa, ogni tavola carpigiana. Il 19 ottobre sarà il turno di Michela Marzano, filosofa che in "Qualcosa che brilla" (Rizzoli) racconta otto storie di adolescenti in difficoltà. Un romanzo corale dove si incrociano ragazzi che non escono di casa, che rubano, che hanno un rapporto drammatico con il cibo o si feriscono il corpo. Al centro, la figura del dottor Mauro Rolli, psichiatra che ha messo in discussione i metodi classici di cura. La Marzano illumina il disagio di una generazione a cui il mondo sembra aver rubato tutto, ma lo fa con la delicatezza di chi sa che dietro ogni sintomo c'è una persona che chiede solo di essere ascoltata. Paolo Borzacchiello arriva il 26 ottobre con "Usa il cervello prima che lui usi te" (Mondadori), un viaggio nel nostro organo più misterioso. L'esperto di intelligenza linguistica ci accompagna dalla sveglia mattutina al sonno serale, spiegando come corteccia prefrontale, amigdala e nucleus accumbens orchestrino le nostre giornate spesso a nostra insaputa. Dopamina, cortisolo, serotonina e ossitocina diventano personaggi di un dialogo immaginario che ci aiuta a riprendere il controllo del pilota automatico. Un libro per chi vuole smettere di subire e iniziare a guidare davvero la propria vita. Il gran finale spetta a Pupi Avati il 9 novembre. Il grande regista bolognese, a 86 anni, ha scritto una lettera d'amore a sua moglie che ha fatto il giro d'Italia. "Mi sono rinnamorato di mia moglie a ottantasei anni", confessava sul Foglio lo scorso gennaio, "ed è qualcosa che ha a che fare con l'ineffabile". Da quelle parole è nato "Rinnamorarsi" (Solferino), una riflessione sulla gentilezza, la compassione, la perseveranza nell'amore in un mondo sempre più arido e competitivo. Avati ci ricorda che non bisognerebbe aspettare la vecchiaia per rinnamorarsi: facciamolo subito, suggerisce con quella saggezza che solo una vita intera può regalare. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, ma la prenotazione è obbligatoria sul sito www.forumguidomonzani.it. Chi non potrà essere presente potrà seguire gli incontri in streaming su Facebook e YouTube. Perché la cultura, quando è vera, non conosce confini né barriere. Quattro domeniche, quattro voci, quattro modi diversi di guardarci dentro. Il BPER Forum di via Aristotele 33 si prepara a diventare il crocevia delle idee che contano. E chissà che qualcuno, uscendo da quegli incontri, non si porti a casa qualcosa di più di un semplice libro autografato.

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