Il 21 settembre al campo Dorando Pietri non sarà una domenica qualunque per le famiglie carpigiane. Dalle 10 del mattino alle 16:30, i Falchi del Rugby Carpi apriranno le porte del loro mondo con l'ultimo Open Day pre-stagionale, un evento che sa di casa e di comunità. Quest'anno c'è una novità che vale la pena raccontare: la collaborazione con Ali Esteki, che non è solo il responsabile tecnico del mini-rugby del club bianco-rosso, ma anche il fondatore di Mamanì, realtà che si occupa di formazione e tempo libero per i più piccoli. Una sinergia che profuma di futuro e di investimento sui giovani, tanto che la sua azienda ha deciso di mettere sul piatto tre borse di studio per i talenti più promettenti delle categorie under 14, 16 e 18. "Abbiamo pensato a due fasche orarie precise", ci racconta Ali Esteki, che di questo evento è diventato uno degli organizzatori principali. "La mattina dalle 10 alle 12:30 e il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:30, con i nostri allenatori che proporranno giochi che avvicinano i bambini al rugby in modo divertente, insegnando le regole base attraverso il gioco." Ma il Rugby Carpi Day non è solo sport. Durante la pausa pranzo, le famiglie potranno partecipare a una grigliata organizzata dal club, momento in cui entrerà in scena Mamanì con le sue educatrici e il servizio trucca-bimbi, per rendere la giornata "più colorata e spensierata", come dice Ali con l'entusiasmo di chi crede davvero in quello che fa. E alla fine, nel rispetto del Terzo Tempo - quella tradizione rugbystica che celebra l'amicizia oltre la competizione - ci sarà una merenda per tutti i bambini partecipanti. Un evento gratuito che sa costruire comunità, dove lo sport diventa pretesto per stare insieme e guardare al futuro dei nostri ragazzi. Perché a Carpi, il rugby non è solo una questione di placcaggi e mete: è una filosofia di vita che si trasmette di generazione in generazione.
Rugby Carpi Day: quando lo sport diventa una festa di famiglia