Una festa che sa di rinascita quella che ha animato
Sant'Antonio in Mercadello lo scorso weekend. Dopo anni di lavori e di paziente ricostruzione, la comunità ha finalmente potuto celebrare l'inaugurazione della nuova
Piazza Dante Alighieri, completamente trasformata e restituita ai cittadini in una veste che non avevano mai visto.
La festa della rinascita
Non è stata una semplice cerimonia di taglio del nastro, ma una vera e propria festa di paese. Il momento culminante è arrivato alle 18.00, quando autorità e cittadini si sono ritrovati nella piazza rinnovata per l'inaugurazione ufficiale. Ma la giornata era iniziata un'ora prima con la Santa Messa nella chiesa locale, perché qui le tradizioni si rispettano e ogni cosa importante inizia con una preghiera. Sul palco delle autorità, il sindaco
Enrico Diacci ha condiviso il momento con ospiti di rilievo:
Monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola e Vescovo di Carpi, e l'assessore regionale
Davide Baruffi, responsabile delle politiche per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Una presenza, quest'ultima, che sottolinea quanto questo progetto rappresenti un tassello importante nel mosaico della rinascita post-terremoto. E poi, come nelle migliori tradizioni natalizie, è arrivata la sorpresa che ha fatto brillare gli occhi ai bambini: la
Slitta di Santa Lucia seguita da un corteo di trattori addobbati a festa, partiti dal Parco Multiverso di Rovereto. Un tocco di magia che ha reso la giornata ancora più speciale, chiusa alle 19.00 con un rinfresco natalizio che ha scaldato il cuore oltre che il corpo.
Un percorso lungo ma costante
"
Sant'Antonio in Mercadello è sempre stata una priorità per la nostra Amministrazione", ha dichiarato il sindaco
Diacci con l'orgoglio di chi sa di aver mantenuto una promessa. E in effetti, guardando indietro, il percorso è stato costante e metodico: prima la riqualificazione del Bocciodromo, poi la bonifica dall'amianto, il
parco Cristian Daghio, l'efficientamento energetico dell'illuminazione pubblica. Ogni intervento un tassello, ogni tassello un passo verso questo traguardo. Il progetto, presentato per la prima volta nell'assemblea pubblica del marzo 2022, non è nato dal nulla. È l'attuazione concreta della misura strategica
"Piazza Diffusa", pensata specificamente per rigenerare l'ambito urbano colpito dal sisma. Un nome che dice tutto: non si tratta solo di rifare una piazza, ma di diffondere bellezza e socialità.
Una piazza che respira
La nuova
Piazza Dante Alighieri è ora completamente pedonale, liberata dal traffico e restituita alle persone. Chi la visita può apprezzare le nuove sedute, le fioriere che porteranno colore con l'arrivo della primavera, le alberature che offriranno ombra nelle giornate estive e la pregevole pavimentazione in porfido che conferisce eleganza e solidità. Ma dietro la bellezza visibile c'è stato un lavoro meno appariscente ma fondamentale:
Aimag ha rifatto completamente la rete dei sottoservizi, investendo 50 mila euro per garantire infrastrutture moderne ed efficienti. Perché una piazza bella è importante, ma una piazza che funziona è essenziale.
La forza della partecipazione
Il sindaco
Diacci ha tenuto a ringraziare due soggetti senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile. Prima di tutto la
Parrocchia Sant'Antonio di Padova, che ha concesso gli spazi in comodato d'uso gratuito, dimostrando ancora una volta come la collaborazione tra istituzioni e realtà locali sia la chiave del successo. E poi, con particolare calore, ha ricordato "lo straordinario contributo di tutti i cittadini che, all'interno del percorso partecipativo
'Fatti il Centro Tuo!', hanno impegnato tempo ed energie per condividere visioni e suggerimenti". Perché questa piazza non è solo dell'amministrazione o della parrocchia: è di tutti quelli che l'hanno sognata, progettata e voluta insieme. Il percorso ha sempre rispettato le esigenze delle attività economiche che si erano dovute spostare durante i lavori, e che sono rientrate nei nuovi edifici ricostruiti a metà 2021. Un equilibrio delicato ma necessario, perché riqualificare non può mai significare penalizzare chi lavora e crea ricchezza sul territorio. Ora
Sant'Antonio in Mercadello ha la sua piazza nuova, moderna, bella. Ma soprattutto ha dimostrato che quando una comunità crede in un progetto e lavora insieme per realizzarlo, i risultati arrivano. E durano nel tempo.