Scontri al rave nell'ex tempio delle Bugatti: "Campogalliano sotto assedio"


Scontri al rave nell'ex tempio delle Bugatti: "Campogalliano sotto assedio"

Campogalliano è stata letteralmente messa sotto assedio per due giorni da migliaia di giovani arrivati da tutta Italia per il rave party illegale "Witchtek", organizzato nell'ex stabilimento Bugatti. Gli scontri di ieri sera tra partecipanti e forze dell'ordine hanno trasformato una festa techno in guerriglia urbana, con sassaiole, lacrimogeni e tentativi di investimento degli agenti. L'escalation è iniziata nel pomeriggio quando i circa 2.500 ravers ancora presenti nell'edificio abbandonato (la metà dei 5.000 arrivati nella notte di Halloween) hanno tentato di sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine. Alle 20 circa, tre veicoli - tra cui un camper - hanno provato a sfondare il cordone di sicurezza, con i conducenti che hanno rischiato di investire gli agenti della polizia antisommossa. La situazione è degenerata rapidamente: sassi e bottiglie sono volati contro i poliziotti, alcuni partecipanti incappucciati sono fuggiti a piedi attraverso i campi seminando il panico tra i residenti, mentre altri hanno lanciato fuochi d'artificio sotto la pioggia torrenziale. Le forze dell'ordine hanno risposto con lacrimogeni per disperdere i gruppi più violenti e sono scattati diversi arresti per resistenza. Sul posto è intervenuto personalmente il questore di Modena Lucio Pennella, coordinando l'operazione che ha visto impegnati polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Una decina di persone sono state soccorse, tra cui una giovane colta da malore. Dopo ore di tensione, la maggior parte dei ravers si è ritirata all'interno dell'edificio, preparandosi probabilmente per un'altra notte di festa illegale. Il borgo di Campogalliano ha vissuto 48 ore di angoscia totale. Già da venerdì notte, gruppi di giovani avevano letteralmente "preso d'assalto" il paese, imbrattando muri e lasciando dietro di sé una scia di bottiglie, lattine e rifiuti. Il sindaco ha dovuto emanare un'ordinanza d'urgenza per vietare la vendita di alcolici, mentre si segnalano anche furti ai danni di esercizi commerciali locali. La location scelta non è casuale: l'ex stabilimento Bugatti, conosciuto come la "Fabbrica Blu", è lo stesso dove dal 1990 al 1995 venivano prodotte le leggendarie supercar EB110. Abbandonato dopo il fallimento dell'azienda, l'edificio progettato dall'architetto Giampaolo Benedini è diventato meta di vandalismi e occupazioni abusive, soprattutto dopo la vendita nel 2022 all'investitore francese Adrien Labi. La scelta della data e del luogo non è nemmeno una novità: esattamente tre anni fa, sempre nel weekend di Ognissanti, il rave "Witchtek 2K22" aveva radunato oltre 3.000 giovani in un capannone abbandonato alla periferia di Modena, portando il neonato governo Meloni a varare il controverso decreto anti-rave. Valentina Mazzacurati della Lega e Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia hanno chiesto l'applicazione del massimo rigore: "Chi ha scelto di violare le leggi e mettere in pericolo migliaia di giovani deve essere perseguito senza attenuanti". Dal canto loro, i ravers sui social network rispondono provocatori: "Non ci piegheremo al sistema". Mentre le identificazioni proseguono e si valutano i danni, resta l'amarezza di un territorio che per due giorni ha dovuto subire l'anarchia di chi considera la festa più importante del rispetto delle regole e della tranquillità dei cittadini.

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