Una giornata da dimenticare per i nostri biancorossi, che davanti ai 750 coraggiosi del Cabassi si sono arresi con un pesante 0-3 al Gubbio, mostrando un volto completamente diverso da quello che aveva fermato l'imbattuto Ascoli solo quattro giorni prima. Una metamorfosi negativa che ha lasciato basiti tifosi e addetti ai lavori. La partita si mette subito in discesa per gli umbri, con Rosetti che dopo appena 6 minuti regala un pallone scellerato al limite dell'area: Carraro non se lo fa ripetere due volte e trafigge Sorzi per l'1-0. Il primo segnale di una giornata storta, che diventa presto una valanga inarrestabile. Al quarto d'ora è Andrea La Mantia - vecchia conoscenza del nostro stadio dai tempi della Serie B con Lecce, Empoli e Pro Vercelli - a raddoppiare con un destro dalla distanza deviato che beffa il portiere carpigiano. Il bomber nato a Marino, oggi 33enne, dimostra ancora una volta la sua esperienza nei momenti chiave, sfruttando ogni occasione concessa dai padroni di casa. Il colpo di grazia arriva al 25', quando Zagnoni si fa espellere per un'entrata scomposta su Di Bitonto. L'arbitro Kovacevic inizialmente estrae solo il cartellino giallo, ma dopo la revisione al VAR su richiesta di mister Di Carlo, cambia decisione: rosso diretto e Carpi in dieci per oltre un'ora di gioco. Mister Cassani, evidentemente insoddisfatto della prestazione, all'intervallo cambia mezza squadra: fuori Panelli, Rosetti, Rigo e Arcopinto, dentro Lombardi, Tcheuna, Amayah e il giovane Mahrani. Un segnale chiaro che la prima frazione era stata semplicemente inaccettabile per una squadra che ambisce a ben altri risultati. La ripresa vede un Carpi leggermente più propositivo, con Mahrani che al 66' sfiora il gol dell'esordio tra i professionisti colpendo il palo. Ma quando sembra che la squadra possa riaprire la partita, ecco l'ennesimo regalo: Lombardi sbaglia un disimpegno elementare e serve su un piatto d'argento a Djankpata il pallone del definitivo 0-3. Il resto è quello che gli americani chiamano "garbage time" - tempo spazzatura - utile solo per arrivare al triplice fischio che sancisce la sconfitta più pesante dell'era Cassani. Una prestazione che ha fatto storcere il naso a tutti, compresi i 750 spettatori che hanno assistito increduli a questa involuzione della squadra. Ora testa alla prossima partita, con la speranza che questo sia solo un incidente di percorso e che il vero Carpi torni presto a far battere i cuori dei suoi tifosi. Perché se è vero che nel calcio può succedere di tutto, è altrettanto vero che certe prestazioni non possono diventare un'abitudine per chi vuole puntare in alto in questo campionato di Serie C.