Settantenne carpigiano con la pistola finta: "Era solo per difendermi"


Settantenne carpigiano con la pistola finta: "Era solo per difendermi"
Un litigio che diventa minaccia, una pistola che spunta fuori dal nulla, e alla fine la scoperta che era tutta una messa in scena. Ma non per questo meno pericolosa. È quanto successo nei giorni scorsi a Carpi, dove i Carabinieri della Compagnia locale hanno denunciato un uomo di 70 anni che aveva pensato bene di risolvere una discussione commerciale puntando un'arma contro il suo interlocutore.

La lite che ha fatto scattare l'allarme

La storia inizia con quello che sembrava un normale diverbio tra un cliente e il titolare di un'attività commerciale. Parole che si alzano, toni che si accendono, situazioni che a Carpi - come ovunque - capitano ogni giorno. Ma quando dalla discussione si passa alle minacce con tanto di pistola puntata, il copione cambia drasticamente. Il commerciante, giustamente spaventato, non ha esitato a chiamare le forze dell'ordine. E qui inizia il secondo atto di questa tragicommedia tutta carpigiana.

L'operazione dei Carabinieri

I militari della Compagnia di Carpi, nell'ambito di una più vasta operazione di controllo che ha interessato l'intera provincia modenese, non hanno perso tempo. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta dell'arma utilizzata per la minaccia: una pistola softair, quelle riproduzioni di armi vere che dovrebbero servire per il gioco e lo sport. Il problema? Questa pistola era priva del tappo rosso obbligatorio per legge, quello che serve proprio a distinguere i giocattoli dalle armi vere. E dentro, per completare l'opera, c'erano 7 pallini, pronti all'uso.

Quando il gioco si fa pericoloso

La normativa italiana è chiara su questo punto: portare fuori casa una pistola giocattolo senza il tappo rosso che ne attesti la natura ludica è un reato. Il motivo è semplice: in una situazione di tensione, chi si trova davanti una replica perfetta di una pistola vera non può sapere se si tratta di un giocattolo o di un'arma letale. Il nostro settantenne carpigiano ora dovrà spiegare al magistrato perché ha pensato che minacciare qualcuno con un'arma finta fosse una buona idea. La denuncia è partita e la sua posizione sarà valutata dall'Autorità Giudiziaria.

Il controllo del territorio continua

Questo episodio si inserisce in una più ampia operazione di controllo che i Carabinieri del Comando Provinciale di Modena stanno portando avanti su tutto il territorio, coinvolgendo le Compagnie di Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo nel Frignano. L'obiettivo è duplice: prevenire l'illegalità diffusa e garantire la sicurezza dei cittadini attraverso una presenza costante sul territorio. Una presenza che, in questo caso, ha evitato che una discussione tra privati degenerasse in qualcosa di molto più serio. Perché anche le pistole finte, quando sono nelle mani sbagliate, possono fare danni veri.
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