Sport e memoria storica: al Campo di Fossoli una mostra sulla tragedia degli atleti perseguitati


Sport e memoria storica: al Campo di Fossoli una mostra sulla tragedia degli atleti perseguitati

Una nuova esposizione al Campo di Fossoli di Carpi racconta una delle pagine più drammatiche della storia dello sport europeo: quella degli atleti perseguitati dai regimi nazista e fascista tra il 1936 e il 1948. La mostra "Sport, sportivi e Giochi Olimpici nell'Europa in guerra" aprirà i battenti sabato 15 novembre alle ore 10.00 e sarà visitabile fino al 1° febbraio 2026. L'esposizione, realizzata dal Mémorial de la Shoah di Parigi e promossa dalla Fondazione Fossoli con il patrocinio del Comune di Carpi, offre una lettura inedita di come i regimi totalitari abbiano strumentalizzato lo sport per fini propagandistici e razziali. Il periodo esaminato va dalle Olimpiadi di Berlino del 1936, utilizzate da Hitler come vetrina del nazismo, fino ai Giochi di Londra del 1948, primi dell'era post-bellica. La mostra trova collocazione nella baracca restaurata del Campo di Fossoli, luogo simbolico che ben rappresenta la drammatica storia della deportazione. Qui i visitatori potranno scoprire come numerosi atleti, per la maggior parte ebrei, videro spezzate le loro carriere dall'ascesa del nazismo: molti subirono la deportazione e la morte nei Lager, altri pagarono duramente la propria dissidenza. Un esempio emblematico è quello di Alfred Nakache, nuotatore francese di origine ebraica che partecipò alle Olimpiadi di Berlino del 1936 e fu successivamente deportato ad Auschwitz, dove riuscì incredibilmente a sopravvivere. Un'ampia sezione è dedicata all'Italia fascista, dove lo sport fu ugualmente contrassegnato da misure di esclusione nei confronti degli atleti "non ariani". L'esposizione dimostra come, al di là delle differenze tra la politica sportiva di Hitler e Mussolini, entrambi i regimi utilizzarono l'attività fisica come strumento di inquadramento e propaganda. L'iniziativa si inserisce nel progetto "Inseguendo la libertà", che ha visto l'atleta carpigiano Michele Iacomino percorrere in bicicletta, tra l'1 e l'11 ottobre, il tragitto da Auschwitz-Birkenau al Campo di Fossoli per riflettere sul destino degli sportivi perseguitati. Un aspetto particolarmente innovativo della mostra è il coinvolgimento delle scuole locali. Gli studenti di ogni ordine hanno partecipato a un progetto didattico che ha prodotto storie a fumetti sulle biografie di atleti deportati (scuole primarie), podcast biografici accessibili tramite QR Code (scuole medie) e visite guidate condotte dai ragazzi degli istituti superiori formati come peer guides. Informazioni pratiche per i visitatori: .

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    • Ingresso libero e gratuito
    • Novembre: venerdì, sabato e domenica ore 9.00-12.00 e 14.00-17.00
    • Dicembre e gennaio: domenica e festivi ore 10.00-15.00
    • Aperture speciali: 26-27 dicembre e 27 gennaio ore 10.00-15.00
    • Chiuso il 25 dicembre e l'1 gennaio
    • Per scuole e gruppi: visite guidate su prenotazione al 059 688483 o info@fondazionefossoli.it

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L'inaugurazione vedrà la presenza della presidente della Fondazione Fossoli Manuela Ghizzoni, dell'assessore alla Scuola, Cultura e Memoria del Comune di Carpi Giuliano Albarani e dello storico co-curatore Gianluca Gabrielli.

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