La mattinata di oggi ha portato una scossa nel calcio dilettantistico delle nostre zone: il
Campogalliano ha comunicato l'esonero di mister
Davide Buffagni e del suo vice
Gianni Bocchicchio, chiudendo così un capitolo che evidentemente non stava dando i frutti sperati. Una decisione che sa di pragmatismo calcistico ma che non manca di amarezza, come spesso accade quando si devono interrompere rapporti umani prima ancora che professionali.
La fine di un'era biancazzurra
Il club ha gestito l'annuncio con la consueta diplomazia societaria, sottolineando sui propri canali social "la professionalità, la serietà e l'impegno" del team tecnico uscente. Parole di rito che però non nascondono la cruda realtà dei numeri:
cinque sconfitte nelle prime dieci gare hanno fatto scivolare i biancazzurri al nono posto, una posizione che stride con le ambizioni playoff mai nascoste dalla dirigenza. Il calcio dilettantistico, si sa, vive di sogni e di passioni genuine, ma quando i risultati tardano ad arrivare anche le società più pazienti devono fare i conti con la realtà. E la realtà del
Campogalliano parla di una squadra che fatica a trovare la propria identità in campo, nonostante un organico sulla carta competitivo.
Minutolo, il nuovo corso
Al posto di
Buffagni arriva
Francesco Minutolo, ex tecnico del Castelfranco, che debutterà domenica nella delicata sfida contro il
Daino Santa Croce. Un battesimo del fuoco che dirà molto sulle reali possibilità di risalita dei biancazzurri. Minutolo si trova davanti a una sfida non semplice: rimettere in carreggiata una squadra che ha perso fiducia e motivazioni, ritrovando quel gioco brillante che i tifosi si aspettano di vedere. Il nuovo mister avrà il vantaggio di arrivare in un momento in cui tutto può solo migliorare, ma dovrà fare i conti con un ambiente che si aspetta risultati immediati. Nel calcio dilettantistico la pazienza è un lusso che poche società si possono permettere.
Il Dream Team della domenica: 14 gol e spettacolo puro
Ma il calcio delle nostre terre non è solo fatto di esoneri e cambi di panchina. La domenica appena trascorsa ha regalato spettacolo e gol a profusione, con un
Dream Team che sembra uscito da un videogioco: 14 reti complessive e un rigore parato, numeri da capogiro che raccontano di una giornata memorabile per i dilettanti carpigiani.
Tra i pali: Silvestri, il muro gialloblu
La scelta tra i pali cade su
Alex Silvestri della
Cortilese, protagonista di una parata decisiva su rigore che ha cambiato l'inerzia della gara. Quando la sua squadra era in difficoltà dopo l'infortunio del capitano, il portiere gialloblu ha tirato fuori dal cilindro una di quelle parate che valgono tre punti. Non solo ha neutralizzato il penalty, ma ha anche respinto la ribattuta, dimostrando riflessi e personalità da veterano.
Difesa: i soliti noti della Novese e le sorprese
Il reparto arretrato vede ancora una volta protagonisti i difensori della
Novese:
Sabato Marco e
Riccardo Navi continuano a essere una garanzia non solo in fase difensiva ma anche in quella offensiva.
Navi ha realizzato l'ennesimo gol di testa (ormai una specialità della casa), mentre
Marco ha innescato l'azione dell'autogol decisivo, confermandosi "il terzino più simile a Dani Alves della categoria", come ironicamente viene definito nell'ambiente. Menzione speciale per
Ivan Luigi Esposito della
Virtus Cibeno, classe 2005 al suo primo gol in Seconda Categoria. Un debutto che profuma di futuro per questo ragazzo che ha già assaporato gli spogliatoi di United Carpi e Spilamberto.
Centrocampo: l'equilibrio di Branca e la fantasia di Jarmouni
In mezzo al campo spicca
Michele Branca della
Cortilese, il metronomo silenzioso che fa girare la squadra quando mancano i titolari. Un giocatore che fa il "lavoro sporco" ma con lampi di qualità che fanno la differenza. Sulla trequarti, invece,
Bouchaib Jarmouni degli
Sozzigalli ha risolto la pratica Castelfranco con una doppietta da manuale: scatto e finalizzazione, la ricetta perfetta del gol moderno.
L'attacco dei sogni: quando il calcio diventa poesia
Ma è in attacco che questo Dream Team raggiunge vette di fantasia calcistica.
Francesco Barolo della
Carpine ha firmato una
quadripletta nel derby contro la Cabassi che resterà negli annali. Quattro gol diversi per tecnica e bellezza: dal tocco sotto porta al rigore trasformato con freddezza, dal tap-in alla Inzaghi fino al gol di collo pieno su lancio lungo. Una prestazione da 10 in pagella che porta il suo bottino stagionale a 11 reti in 9 gare. Accanto a lui, due giovani promesse:
Riccardo Po della
Virtus Cibeno (classe 2006) al suo primo gol tra i "grandi" e
Riccardo Dolci della
Cabassi, ventunenne che con una doppietta in tre minuti ha dimostrato di avere il killer instinct del vero bomber.
Morellini, il regista della panchina
A guidare questa sinfonia di gol c'è
Sandro Morellini, tecnico della
Carpine, che torna a vestire i panni dell'allenatore della settimana. Il suo merito non è solo aver fatto segnare quattro gol al suo attaccante, ma aver saputo far dimenticare rapidamente alla squadra la sconfitta della settimana precedente. Nel calcio dilettantistico, dove l'aspetto mentale conta quanto quello tecnico, saper gestire gli umori del gruppo è fondamentale. La
Carpine si conferma così la squadra da battere in questo campionato di Seconda Categoria, forte di un organico che si conosce a memoria e di un allenatore che sa come tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Insomma, mentre il
Campogalliano cerca di ritrovare la strada smarrita, il calcio delle nostre zone continua a regalare emozioni e spettacolo. Perché alla fine, al di là di esoneri e cambi di panchina, quello che conta davvero è la passione genuina di chi scende in campo ogni domenica per il puro amore del pallone.