Il Museo di Palazzo dei Pio si prepara ad accogliere un'importante riflessione sulla "Paideia", intesa come trasmissione di conoscenze, valori e identità da una generazione all'altra. Venerdì 19 settembre inaugurano tre mostre dedicate al concetto di formazione e passaggio del sapere, in occasione del Festival Filosofia. Le esposizioni esplorano tre dimensioni fondamentali della trasmissione culturale: il saper fare artigianale, la comunicazione tra divino e umano attraverso l'arte sacra, e il ruolo degli istituti culturali nella costruzione dell'identità cittadina. Un percorso che abbraccia secoli di storia carpigiana e racconta come la città abbia saputo conservare e tramandare le proprie tradizioni. "Di mano in mano. Dal filo alla maglia" racconta l'evoluzione dell'artigianato locale dalla ceramica graffita del Quattrocento alla moderna industria della maglieria. La mostra, curata dalla direttrice Manuela Rossi, parte dal laboratorio rinascimentale per arrivare al lavoro domestico femminile che ha caratterizzato lo sviluppo economico carpigiano. Dalle botteghe familiari di scagliola alla produzione di cappelli di truciolo tra Sette e Ottocento, fino al boom della maglieria nel secondo dopoguerra: un racconto che dimostra come Carpi abbia saputo reinventarsi mantenendo sempre al centro la dimensione familiare e artigianale della produzione. "Angeli. Messaggeri tra cielo e terra" propone invece un percorso diffuso tra museo e chiese cittadine - Duomo, San Nicolò e Sagra - per esplorare il ruolo educativo dell'arte sacra. Curata da Benedetta Lugli, l'esposizione indaga come gli angeli abbiano rappresentato nei secoli il tramite tra dimensione terrena e sovrannaturale, fungendo da guide spirituali e morali per la comunità. La terza mostra, "Formare la storia. Percorsi di costruzione dell'identità di Carpi", realizzata dal lavoro congiunto di Museo e Archivio storico, rappresenta forse l'aspetto più innovativo del progetto. L'esposizione dimostra come le istituzioni culturali cittadine non si limitino a conservare il patrimonio, ma svolgano un ruolo attivo nella formazione dell'identità collettiva. Particolare attenzione è dedicata ai momenti cruciali della storia nazionale - Rinascimento e Risorgimento - e al periodo della Liberazione, quando si è ridefinita l'identità italiana. "Nella loro diversità, le tre mostre focalizzano una questione di impressionante attualità", sottolinea l'assessore alla Cultura Giuliano Albarani. "Solo uno sguardo alla storia della cultura ci consente di inquadrare nella giusta misura la crisi odierna della trasmissione di saperi e valori tra generazioni". Le mostre inaugurano venerdì 19 settembre alle ore 19 (ore 18 per la sezione archivistica di "Formare la storia") e durante il weekend del Festival Filosofia saranno aperte gratuitamente: venerdì e sabato dalle 10 alle 23, domenica dalle 10 alle 20. Le esposizioni proseguiranno poi con orari regolari: "Di mano in mano" fino a marzo 2026, mentre "Angeli" e "Formare la storia" chiuderanno il 6 gennaio 2026.
Tre mostre al Palazzo dei Pio per esplorare la trasmissione dei saperi attraverso i secoli