Un mese di "gincana" ferroviaria: Carpi si prepara all'assalto dei cantieri


Un mese di "gincana" ferroviaria: Carpi si prepara all'assalto dei cantieri

È iniziata la danza dei passaggi a livello a Carpi, e questa volta Ferrovie dello Stato non scherza. Dal 12 novembre è partito il cantiere su via Remesina, dove l'attraversamento è completamente blindato 24 ore su 24. E dire che molti carpigiani ancora ricordavano i tempi in cui bastava una semplice uscita di casa per raggiungere la destinazione desiderata senza dover consultare il navigatore come fossero esploratori alle prese con l'Amazzonia.

I lavori in corso: chi chiude quando

Mentre su via Remesina il blocco è totale per una decina di giorni, i passaggi a livello di via Due Ponti e via Roosevelt sembrano aver ottenuto un trattamento di favore: chiusura solo notturna, dalle 22 alle 6 del mattino. Una sorta di "coprifuoco ferroviario" che consente ai carpigiani di mantenere almeno l'illusione di una vita sociale normale durante il giorno. I tecnici di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) promettono che tutto questo trambusto serve per "garantire un ripristino ottimale degli attraversamenti". Una frase che suona bene sulla carta, ma che nella pratica significa code, deviazioni e quella particolare forma di zen urbano che si sviluppa quando si scopre che la strada che si percorre da vent'anni improvvisamente non esiste più.

Il calendario delle "sofferenze"

Il programma è fitto come l'agenda di un ministro in campagna elettorale. Dopo via Remesina, toccherà a: .

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Tutti questi passaggi subiranno la stessa sorte di via Remesina: chiusura completa fino a metà dicembre. È evidente che chi ha pianificato questo calendario non deve fare i conti con la spesa quotidiana o accompagnare i figli a scuola passando per questi incroci.

La solidarietà delle istituzioni

Il Comune, naturalmente, ha assicurato che ci sarà "un'apposita segnaletica" per indicare i percorsi alternativi. E per chi dovesse smarrirsi nel dedalo di deviazioni, è prevista anche la presenza della Polizia locale. Un bel gesto di solidarietà verso i cittadini che, come moderni Ulisse, dovranno affrontare questo viaggio attraverso una Carpi trasformata in un labirinto stradale. D'altronde, le migliaia di veicoli che ogni giorno attraversano questi passaggi rappresentano una sfida logistica non indifferente. E se l'obiettivo è davvero quello di rendere più sicuri questi incroci ferroviari, forse un po' di pazienza è il prezzo giusto da pagare. Anche se, ammettiamolo, spiegarlo a chi è in ritardo per un appuntamento importante potrebbe risultare più complesso della riqualificazione stessa. La speranza è che, una volta terminati i lavori, i carpigiani possano riscoprire il piacere di attraversare la città senza dover consultare tre app diverse per calcolare il percorso più veloce. Nel frattempo, non resta che armarsi di pazienza e magari riscoprire il fascino di qualche strada secondaria mai percorsa prima.

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