L'
ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola si prepara a una cura di bellezza da un milione di euro. Non è solo una questione estetica, sia chiaro, ma un investimento strategico che fa parte di un disegno più ampio per rafforzare la sanità dell'
Area Nord modenese. E quando si parla di sanità in questi territori, ogni euro conta doppio.
Il progetto nel dettaglio
Durante il sopralluogo di oggi, alla presenza della
sindaca Letizia Budri e del
presidente dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Claudio Poletti, l'
AUSL di Modena ha svelato i piani per il rinnovamento della struttura mirandolese. Ad accompagnarli, il
direttore generale Mattia Altini, che ha spiegato come questi lavori si inseriscano in una programmazione più ampia che abbraccia tutta la provincia. "Non si tratta di interventi spot", ha chiarito
Altini, "ma di una visione che guarda al futuro della sanità territoriale". Il
Santa Maria Bianca, insieme al
Ramazzini di Carpi, rappresenta infatti uno dei pilastri del sistema sanitario dell'Area Nord, e come tale merita attenzioni particolari.
Una ricognizione che apre gli occhi
Il tour ispettivo dell'AUSL nelle strutture sanitarie provinciali sta rivelando quello che molti operatori sapevano già: da tempo alcune situazioni richiedevano interventi mirati. Dopo la tappa carpigiana del 13 ottobre e quella odierna a Mirandola, i sopralluoghi proseguiranno a
Vignola il 26 novembre e a
Pavullo il 1° dicembre. "Ci siamo resi conto che serviva una programmazione che garantisse continuità", ammette il direttore generale, con quella franchezza che in sanità pubblica non sempre si sente. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire.
Il patto per la salute del Nord
I lavori di Mirandola si inseriscono nel più ampio
"patto per la salute del sistema nord modenese", che prevede anche la realizzazione del
nuovo ospedale di Carpi. Un progetto che guarda al futuro con l'ambizione di creare una rete sanitaria integrata, dove professionisti e strutture lavorino insieme in spazi adeguati e funzionali. L'obiettivo è chiaro: consolidare la sicurezza e migliorare il decoro delle strutture sanitarie, rendendo i luoghi di cura più fruibili per cittadini e operatori. Perché se è vero che la salute non ha prezzo, è altrettanto vero che merita ambienti all'altezza della sua importanza.
Verso il futuro della sanità territoriale
Il rinnovamento del
Santa Maria Bianca non è solo una questione di manutenzione ordinaria, ma rappresenta un tassello importante nel mosaico della sanità pubblica modenese. In un'epoca in cui si parla tanto di medicina del territorio, investire nelle strutture ospedaliere periferiche significa dare un segnale concreto ai cittadini: la sanità di prossimità non è solo uno slogan. Resta da vedere se questo milione di euro saprà tradursi in miglioramenti concreti per chi ogni giorno varca le soglie dell'ospedale mirandolese, sia come paziente che come operatore. La scommessa è aperta, e il territorio dell'Area Nord osserva con interesse.