Preparatevi a fare un salto indietro di duemila anni senza bisogno di macchine del tempo, perché domenica 2 novembre Modena ci offre un'esperienza che metterà i brividi anche ai più scettici. Non stiamo parlando di fantasmi, ma di qualcosa di altrettanto affascinante: la più grande collezione di sarcofagi romani dell'Emilia Romagna, custodita nel misterioso Lapidario Estense. A guidarci in questo percorso tra vita e morte dell'antica Roma sarà l'archeologo Nicola Raimondi, esperto che ha fatto della storia antica la sua passione. Laureato in Lettere con lode presso l'Università di Bologna, Raimondi ha dedicato la sua tesi proprio all'archeologia templare romana, e oggi collabora con l'associazione culturale La Rose Noire, realtà modenese che da oltre vent'anni si occupa di valorizzare il patrimonio artistico e archeologico del territorio. Il Lapidario Estense non è solo un museo: è un vero e proprio viaggio nell'arte funeraria romana, dove ogni sarcofago racconta storie di personaggi che hanno vissuto in queste terre quando Modena si chiamava ancora Mutina. Tra marmi scolpiti e iscrizioni che sfidano i secoli, scopriremo come i romani dell'Emilia affrontavano il mistero della morte, trasformandolo in opere d'arte che oggi ci parlano ancora. L'iniziativa si inserisce perfettamente nel ricco calendario di eventi culturali che l'associazione La Rose Noire organizza durante tutto l'anno, confermando Modena come città capace di valorizzare le sue radici storiche attraverso iniziative coinvolgenti e accessibili a tutti. Informazioni pratiche: .
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- Data: Domenica 2 novembre 2025
- Orario: Ore 15:00 (ritrovo davanti al Duomo di Modena)
- Costo: 10 euro a persona
- Prenotazioni: obbligatorie via email a info@larosenoire.it
- Guida: Archeologo Nicola Raimondi
Un'occasione imperdibile per scoprire un pezzo di storia che spesso rimane nell'ombra, ma che racconta molto di più di quanto immaginiamo sulla vita quotidiana dei nostri antenati romani. E chissà, magari dopo questa visita anche voi inizierete a vedere Modena con occhi diversi, immaginando le strade che calpestiamo ogni giorno popolate di toghe e carri.