Il Festival di Geopolitica torna a bussare alle porte di casa nostra, e stavolta il richiamo è ancora più forte. Domani e domenica, il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera si trasforma in un osservatorio privilegiato sul mondo, pronto ad accogliere chiunque voglia capire dove stiamo andando in questo presente così convulso. La seconda edizione dell'evento, nato dalla collaborazione tra l'Università della libera età Natalia Ginzburg di Soliera, il Comune di Soliera e il Limes Club di Modena, ha scelto un titolo che sa di romanzo d'avventura: "Il nuovo grande gioco". Ma dietro questa suggestione c'è la realtà cruda dei nostri giorni, fatta di algoritmi che corrono più veloce dei nostri pensieri e di conflitti che si accendono ai quattro angoli del pianeta. "Due forze stanno ridisegnando il nostro presente", spiegano gli organizzatori con quella chiarezza che fa bene al cuore: da una parte l'avanzata rapidissima della tecnologia, dall'altra l'acuirsi dei conflitti globali. Due dinamiche che si intrecciano come in una danza pericolosa, definendo quella che i grandi chiamano "la nuova competizione tra potenze mondiali". Ma che per noi, gente di provincia con i piedi per terra, significa semplicemente cercare di capire in che direzione soffia il vento della storia. Si inizia domani alle 16 con Fabrizio Maronta, penna affilata della redazione di Limes, che ci parlerà di "Strutture e dinamiche della competizione globale". Un titolo che potrebbe spaventare, ma che in realtà promette di spiegarci con parole umane come funziona questo mondo sempre più complicato. A seguire, Alberto Prina Cerai ci accompagnerà nel labirinto de "La geopolitica dell'energia", tema che ci tocca da vicino ogni volta che accendiamo il riscaldamento o facciamo il pieno all'auto. Un appuntamento che sa di necessità più che di curiosità intellettuale, perché in tempi come questi, anche a Soliera come ovunque, capire il mondo non è più un lusso ma una bussola per orientarsi nel futuro.