Una giornata di memoria e riflessione contro la violenza sulle donne


Una giornata di memoria e riflessione contro la violenza sulle donne

Il drammatico bilancio del 2024

Settanta nomi incisi nella memoria collettiva. Sono questi i numeri che l'installazione sotto il portico del Palazzo comunale di Carpi porta alla luce con cruda evidenza: oltre settanta le donne uccise da uomini violenti da gennaio all'8 novembre 2024. Tra questi nomi, due storie che hanno segnato l'inizio e la fine dell'anno con la loro tragicità. Elisa Stefania Feru, 29 anni, operatrice socio-sanitaria all'Istituto Serafico di Assisi, è stata la prima vittima di femminicidio del 2025. Il 5 gennaio scorso, a Gualdo Tadino, è stata uccisa dal marito Daniele Bordicchia con un colpo di pistola d'ordinanza, prima che l'uomo si togliesse la vita. Sposati solo otto mesi prima, la coppia attraversava una crisi che lui non riusciva ad accettare. Jessica Stoppazzollo Custodio de Lima, cittadina brasiliana di 33 anni, è morta il 27 ottobre a Castelnuovo del Garda, uccisa a coltellate dal compagno Douglas Reis Pedroso. L'uomo, già oggetto di divieto di avvicinamento per precedenti violenze e sottoposto al controllo del braccialetto elettronico, si era liberato del dispositivo prima di commettere il delitto.

L'impegno del Consiglio comunale

L'installazione voluta dal Consiglio comunale di Carpi rappresenta più di un semplice memoriale: è un monito per la comunità, un invito alla riflessione su un fenomeno che continua a colpire con frequenza drammatica. L'opera, visibile da martedì 25 fino a sabato 29 novembre, si inserisce in un calendario ricco di iniziative che coinvolgono l'intera città.

Una giornata di sensibilizzazione a 360 gradi

Gli appuntamenti del mattino

La giornata del 25 novembre si apre alle ore 9 con un doppio appuntamento significativo. All'Auditorium Loria, studenti e studentesse delle scuole superiori parteciperanno all'incontro "Diamo valore alle differenze per promuovere il rispetto tra uomini e donne", organizzato dallo Spazio giovani Ausl Carpi e dall'Ufficio Pari opportunità dell'Unione Terre d'Argine. L'incontro si concluderà con la performance teatrale "Non una di meno", realizzata dai ragazzi del liceo Steam International e dell'Iti Da Vinci, sotto la regia di Marco Santachiara e Lucia De Marco. Contemporaneamente, alla Bottega del sole di via Matteotti, sarà proiettato il cortometraggio "Conciliare stanca", scritto e diretto da Francesco Zarzana e interpretato da Carmen Di Marzo. Alle 10.30, la cooperativa sociale Gulliver insieme ai Centri diurni e residenziali carpigiani porteranno in piazza Martiri l'evento di sensibilizzazione "Un filo rosso che ci unisce".

I momenti serali

Il pomeriggio si aprirà alle 18.30 con la presentazione del libro "Donne che raccontano storie" alla libreria La Fenice, in collaborazione con il centro antiviolenza Vivere donna. Interverranno Daniela Rossi, promotrice del progetto, Francesca Avanzini, scrittrice, ed Elisa Pellacani, artista ed editrice. La giornata raggiungerà il suo culmine con due appuntamenti serali di grande impatto emotivo. Alle 20.30, l'Auditorium Loria ospiterà nuovamente la performance teatrale "Non una di meno", questa volta aperta a tutto il pubblico. Alle 21, il cinema Eden proietterà il documentario "Despite the scars" (Italia, 2025), che racconta il percorso di guarigione di Thea, giovane coreografa e danzatrice che attraverso la danza affronta le conseguenze di una violenza subita.

La camminata del 24 novembre

Le iniziative prendono il via già lunedì 24 novembre con #passicontrolaviolenza, una camminata a tappe e reading tra le panchine rosse che partirà alle 9 dalla Casa della comunità di piazzale Allende. L'iniziativa è promossa da un'ampia rete di associazioni: Movimento per la libera età Natalia Ginzburg, Amo, Udi, Cif, Csv Terre Estensi Casa del volontariato, centro antiviolenza VivereDonna, Ausl distretto di Carpi e Unione Terre d'Argine.

Una rete territoriale contro la violenza

Il ricco programma di iniziative testimonia l'impegno concreto delle istituzioni carpigiane e del tessuto associativo locale nella lotta contro la violenza di genere. La collaborazione tra Comune, scuole, associazioni e centri antiviolenza dimostra come solo attraverso un approccio coordinato e multidisciplinare sia possibile affrontare efficacemente questo fenomeno sociale. La presenza del centro antiviolenza VivereDonna in più appuntamenti sottolinea l'importanza di mantenere sempre vivo il collegamento tra momento commemorativo e azione concreta di supporto alle donne in difficoltà, ricordando che oltre alla memoria e alla sensibilizzazione, serve un impegno quotidiano per prevenire e contrastare ogni forma di violenza.
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