Una mela per la speranza: quando Carpi si mobilita per i più fragili


Una mela per la speranza: quando Carpi si mobilita per i più fragili
Sabato sera e domenica mattina, nelle chiese di Carpi, non si sentirà solo il suono delle campane. Ci sarà un'altra melodia, quella della solidarietà che prende forma attraverso gesti semplici ma carichi di significato. L'Emporio Cinquepani e le Caritas Parrocchiali tornano con la loro iniziativa "Una mela al giorno aiuta chi ti sta intorno", una di quelle idee che fanno pensare: "Ecco, questo è il modo giusto di fare le cose".

Il sabato della generosità

Il 15 e 16 novembre, mentre il mondo celebra la Giornata mondiale dei poveri (quest'anno l'ottava edizione, come ha confermato Papa Francesco per il 17 novembre 2024), Carpi risponde con la propria ricetta di vicinanza. I volontari dei Centri di Ascolto si posizioneranno davanti alle chiese aderenti con le loro cassette di mele e prodotti da forno, pronti a raccontare una storia che vale la pena ascoltare.

Una rete che cresce

L'adesione quest'anno è da record: Cattedrale, Corpus Domini, Fossoli, Budrione, San Marino, Santa Croce, Limidi e la Mensa del Povero di San Nicolò. Quest'ultima, con la consueta discrezione che contraddistingue chi fa davvero del bene, ha scelto di posticipare al 22 e 23 novembre. Anche la scuola delle Figlie della Provvidenza di Santa Croce ha voluto dare il suo contributo, dedicando la giornata del 13 novembre al progetto. È un fenomeno che cresce di anno in anno, e non stupisce. In tempi in cui la solidarietà rischia di diventare slogan, qui si fa concreta, si tocca con mano, si porta a casa in una cassetta di mele.

Il valore del lavoro dignitoso

Dietro ogni mela e ogni biscotto c'è una storia. Le mele del territorio arrivano in confezioni da un chilo, mentre i prodotti da forno - dolci e salati - portano la firma delle Economie Carcerarie di Mantova e Saluzzo. Non è solo commercio equo, è molto di più: è la dimostrazione che il lavoro può essere strumento di riscatto e dignità, anche tra le mura di un carcere. L'Emporio Cinquepani ha costruito una rete che fa bene a tutti: ai Centri di Ascolto che raccolgono fondi per sostenere le famiglie in difficoltà, ai detenuti che trovano nel lavoro una possibilità di formazione e integrazione, e ai carpigiani che possono fare la spesa con la coscienza pulita.

Tre realtà, un solo obiettivo

La forza di questa iniziativa sta nella sua semplicità e nella capacità di mettere insieme mondi diversi. I Centri di Ascolto che quotidianamente incontrano chi ha bisogno, l'Emporio Cinquepani che ha trasformato la spesa in un atto di solidarietà, e le cooperative sociali che dimostrano come si possa produrre valore economico senza dimenticare quello umano. Non è retorica, è pragma. Quando si compra una cassetta di mele, si sostengono contemporaneamente tre progetti che guardano alla persona nella sua interezza: chi ha bisogno di aiuto immediato, chi cerca una seconda possibilità attraverso il lavoro, chi crede che l'economia possa essere davvero civile. È il Carpi che piace, quello che non fa proclami ma rimbocca le maniche. Quello che sa che la solidarietà non è un'elemosina, ma un investimento sul futuro di tutti.
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