Ci sono storie che preferireste non sentire, ma che invece dovete assolutamente ascoltare. Sono quelle che Katerina Gordeeva, giornalista russa dal coraggio cristallino, ha raccolto viaggiando nei campi profughi dopo l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio 2022. Venerdì 5 settembre, alle 18.30, nella suggestiva sala delle Vedute di Palazzo dei Pio, la nostra Carpi avrà l'onore di ospitare questa donna straordinaria che presenterà il suo libro "Oltre la soglia del dolore. 24 voci ucraine e russe per chi sa ascoltare". Un titolo che già dice tutto: bisogna saper ascoltare, e non tutti ne sono capaci. L'incontro, parte del ciclo "Il gusto delle storie" promosso dalla Biblioteca Loria, vedrà protagonisti anche Arianna Agnoletto e Marco Reguzzo del Comitato PacificAzione. Ingresso libero, ma affrettatevi: quando si tratta di storie vere, i posti volano via come il tempo. Svetlana Aleksievič, Premio Nobel per la Letteratura, ha scritto nella prefazione parole che dovrebbero farci riflettere: "Un giorno le persone studieranno la storia leggendola sui libri di Katerina Gordeeva. Non tanto la storia della guerra, quanto piuttosto quella delle persone in guerra". Già, perché alla fine sono sempre le persone a pagare il prezzo più alto dell'assurdità umana. Il volume raccoglie 24 racconti - sconvolgenti, come li definisce giustamente la presentazione - di chi ha subito sulla propria pelle la violenza di questa ennesima follia. Ucraini, certo, ma anche russi. Perché il dolore, quello vero, non guarda il passaporto. Giuliano Albarani, assessore alla Cultura, inquadra perfettamente il senso di questo incontro: "La presenza di Katerina Gordeeva a Carpi, città della pace e della Festa del Racconto, ci ricorda il nesso fra la scrittura, la libertà e la lotta per la verità". E aggiunge, con parole che pesano come macigni: questa guerra "avvelena e uccide aggressori e aggrediti", servendo solo "al consolidamento di strutture di potere arcaiche, basate sulla povertà, la paura e la violenza". Ecco perché questo appuntamento non è solo culturale, ma profondamente civile. Perché in un mondo che spesso preferisce girare la testa dall'altra parte, c'è ancora chi ha il coraggio di guardare negli occhi il dolore e raccontarlo. Come faceva Anna Politkovskaja, come fa Svetlana Aleksievič, come fa Katerina Gordeeva. Un'occasione da non perdere per i carpigiani che credono ancora nel potere della verità. Anche quando fa male.
Una voce contro l'assurdo: Katerina Gordeeva porta a Carpi le testimonianze della guerra
