Unione Terre d'Argine rinnova il patto contro la violenza di genere: 121 donne accolte nel 2024


Unione Terre d'Argine rinnova il patto contro la violenza di genere: 121 donne accolte nel 2024
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne trova i Comuni dell'Unione Terre d'Argine uniti in un impegno concreto che va ben oltre la simbolica ricorrenza del 25 novembre. Dal 20 novembre al 6 dicembre, il territorio si mobilita con un programma di iniziative che coinvolge cittadini, scuole, associazioni e istituzioni in un'azione corale per contrastare un fenomeno che richiede una risposta di comunità.

I numeri di un'emergenza che non si ferma

I dati del Centro Antiviolenza "VivereDonna" APS delineano con chiarezza la portata del problema: nei primi dieci mesi del 2024, sono state accolte 121 donne, di cui 81 rappresentano nuove prese in carico. Un dato che colpisce particolarmente è quello delle madri: 60 donne sono risultate avere figli, evidenziando come la violenza di genere abbia ripercussioni devastanti anche sui minori. Le forme di violenza più diffuse confermano un quadro tristemente noto: quella psicologica tocca il 90% dei casi, seguita da quella fisica (66%) ed economica (62%). La violenza sessuale, segnalata nel 24% delle situazioni, completa un panorama che richiede interventi specializzati e continuativi. Il centro ha garantito ospitalità protetta a 18 donne: 10 provenienti da altri territori e accolte in casa rifugio, 8 residenti nell'Unione ospitate in appartamenti d'emergenza. Numeri che testimoniano l'importanza di una rete di protezione che sappia rispondere con tempestività alle richieste di aiuto.

La voce delle istituzioni locali

"Guardare oltre significa ampliare lo sguardo e riconoscere il valore di una comunità che partecipa attivamente", sottolinea Fania Ferrari, Assessora del Comune di Campogalliano. "È questo il nostro auspicio: una cittadinanza sempre più protagonista, capace di generare iniziative non solo attraverso associazioni ed enti, ma anche grazie all'impegno dei singoli cittadini." L'Assessora carpigiana Tamara Calzolari pone l'accento sulla necessità di un cambiamento culturale profondo: "Quest'anno il nostro territorio vuole stimolare la partecipazione di tutti i soggetti, dalla scuola alle associazioni, dallo sport agli operatori dello spettacolo, perché si produca un vero cambiamento culturale che è alla base della violenza. Investiamo in modo particolare nelle iniziative rivolte ai giovani, soprattutto considerando che le vittime sono spesso molto giovani." Il Consiglio Comunale di Carpi ha promosso un'installazione commemorativa con i nomi delle donne vittime dall'inizio dell'anno, che verrà inaugurata in prossimità del 25 novembre, segno tangibile dell'impegno istituzionale.

Un lavoro di rete che guarda al futuro

Elisa Casarini, Assessora di Novi di Modena, evidenzia l'importanza dell'educazione all'affettività: "In un'ottica di lavoro in rete e integrazione tra istituzioni e servizi, l'obiettivo resta quello di rafforzare l'educazione all'affettività e alla sessualità nelle scuole, promuovendo la conoscenza e la consapevolezza delle proprie emozioni." "Sottolineo con grande soddisfazione la forte attenzione dimostrata dalle associazioni di Soliera", conclude Laura Natali, Assessora del Comune di Soliera. "Grazie al loro impegno, è stato possibile implementare un vasto programma che usa linguaggi e modalità differenti per raggiungere il maggior numero di persone."

L'impegno quotidiano oltre la giornata simbolica

L'Unione Terre d'Argine ribadisce un principio fondamentale: contrastare la violenza di genere significa agire ogni giorno, non limitarsi alle ricorrenze. Educare al rispetto, sostenere chi denuncia, costruire contesti sicuri dove la parità diventi pratica quotidiana: sono questi gli obiettivi di un'azione coordinata che coinvolge enti locali, servizi sociali, forze dell'ordine, scuole e volontariato. Il programma di iniziative dal 20 novembre al 6 dicembre comprende incontri con esperti e operatrici dei centri antiviolenza, momenti di riflessione nelle scuole, letture, camminate e campagne informative. Ogni appuntamento rappresenta un tassello nella costruzione di una cultura del rispetto e della parità che deve permeare l'intera comunità. La sfida è ambiziosa ma necessaria: trasformare la sensibilizzazione in azione concreta, la commemorazione in prevenzione attiva, la solidarietà in cambiamento strutturale. Perché ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza, in un territorio che fa della protezione e del rispetto i suoi valori fondanti.
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