Via Nuova Ponente, l'ennesima sfida al destino che si è risolta male

Questa mattina, in quella via Nuova Ponente che ormai tutti conosciamo come un serpente d'asfalto che attraversa la nostra Carpi, si è consumato l'ennesimo dramma della strada. Una donna di trentun anni, in sella alla sua bicicletta, ha incontrato la sfortuna proprio davanti all'attraversamento pedonale che separa il Borgogioioso dalla nostra pista d'atletica e dal campo da rugby. La dinamica è quella che purtroppo conosciamo fin troppo bene: una monovolume che procedeva verso il centro città non è riuscita a evitare l'impatto con la ciclista. Un urto violento che ha scaraventato la giovane donna nel fosso, a metri di distanza dal punto dell'incidente. Quando si dice che la fisica non perdona: forza per forza, il più debole paga sempre il prezzo più alto. Le condizioni della donna sono apparse subito critiche agli occhi dei primi soccorritori. Non c'è stato tempo per tentennamenti o mezze misure: è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso, quel grande uccello meccanico che quando si alza in cielo porta con sé le nostre speranze insieme ai feriti più gravi. Destinazione: l'ospedale di Baggiovara, il trauma center che da anni rappresenta l'ultima spiaggia per chi lotta tra la vita e la morte. Quella che doveva essere una tranquilla pedalata mattutina si è trasformata in un incubo. Eppure quel tratto di strada, con il suo attraversamento pedonale tra il verde del Borgogioioso e gli spalti della pista d'atletica, dovrebbe essere un punto di incontro tra la città che vive e quella che si muove. Invece, troppo spesso, diventa teatro di tragedie che ci costringono a riflettere su come stiamo costruendo i nostri spazi urbani. Ora non resta che aspettare notizie dall'ospedale modenese, sperando che la professionalità dei medici del trauma center possa fare il miracolo che tutti auspichiamo. Perché ogni volta che sentiamo il rombo dell'elisoccorso sopra le nostre teste, sappiamo che da qualche parte a Carpi una famiglia sta vivendo ore di angoscia.