Via Roosevelt riparte: arriva il giardino che beve la pioggia


Via Roosevelt riparte: arriva il giardino che beve la pioggia

Dopo una pausa forzata che aveva fatto storcere il naso a più di un carpigiano, il cantiere di via Roosevelt torna finalmente a far sentire il rumore delle ruspe. E questa volta, promettono dall'amministrazione, si va dritti verso il traguardo. I prossimi giorni segneranno una svolta importante per questo progetto di rigenerazione urbana che ha fatto tanto discutere. All'incrocio con via Divisione Acqui verrà posata la pavimentazione drenante, mentre nei pressi della chiesa di Sant'Agata prenderanno forma le famose vasche "rain garden" - o "giardino della pioggia" per chi preferisce l'italiano. Il concetto è tanto semplice quanto innovativo: invece di far scorrere l'acqua piovana nelle fogne, la si raccoglie in apposite vasche dove la natura fa il suo corso, assorbendo e filtrando. Un sistema che in altri paesi europei è già realtà da anni, ma che a Carpi rappresenta una piccola rivoluzione verde. La ripresa dei lavori, prevista per concludersi entro un mese, arriva dopo settimane di stop forzato. Non per il solito intoppo burocratico, questa volta, ma per sistemare alcuni errori della direzione lavori che avevano creato "difformità" - termine tecnico per dire che qualcosa non andava come doveva andare. Il semaforo verde definitivo è arrivato dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, che ha dato il suo benestare alla perizia di variante. Un via libera atteso con trepidazione dall'amministrazione comunale, che ora può finalmente vedere la luce in fondo al tunnel di questo cantiere. Per i residenti di via Roosevelt, abituati ormai al balletto di ruspe e operai, la promessa è chiara: ancora un mese di pazienza, poi la strada tornerà a essere quello che doveva diventare fin dall'inizio. Un esempio di come si possa coniugare funzionalità urbana e rispetto per l'ambiente, trasformando anche un semplice incrocio in un piccolo laboratorio di sostenibilità.

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