Il
Teatro Ermanno Fabbri di Vignola si prepara ad alzare il sipario su una stagione teatrale che promette scintille. E chi meglio di
Lino Guanciale - l'attore che ha conquistato il cuore degli italiani tra fiction televisive e palcoscenici importanti - per dare il via alle danze? Il 12 novembre alle 20.30, l'amato interprete porterà in scena
"Er Corvaccio e li morti", uno spettacolo che già dal titolo promette di essere tutt'altro che convenzionale.
Un cimitero che sa di Roma
Non aspettatevi il solito dramma lacrimevole o la commedia scontata. Questo spettacolo, nato dalla penna di
Graziano Graziani - scrittore, critico teatrale e voce nota di Fahrenheit su
Rai Radio3 - e dalla regia di
Lisa Ferlazzo Natoli della compagnia
lacasadargilla, è una "spoon river romanesca" che trasforma un cimitero immaginario in un caleidoscopio di umanità.
Lino Guanciale veste i panni del
Corvaccio, custode di questo camposanto particolare, che con il suo dialetto romano "aspro, strasciato e tronco" accompagna il pubblico in un viaggio tra tombe che raccontano storie. Ma non si tratta di un mesto commiato: qui i morti parlano con
ironia malinconica,
cinismo e quella schiettezza tutta romana che sa dire le cose come stanno.
I personaggi che fanno Roma
Dal
robivecchi alla
portiera, dall'
avvocato alla
barbona: ecco sfilare i volti di una Roma popolare che non si piange addosso ma guarda la vita - e la morte - con quello sguardo irriverente che solo la Capitale sa regalare. Non mancano il
graffitaro e la
libraia, tutti personaggi che
Maria Grazia Calandrone ha definito nella prefazione all'edizione di Interno Poesia come "un amaro e soave Spoon River de' noantri". Come spiega la regista
Lisa Ferlazzo Natoli:
"Il Corvaccio punta er naso all'infinito e documenta queste vite con la pazienza di chi si concede una chiacchiera amichevole con questo piccolo raccolto dell'umano".
Le note del Mediterraneo
Ad arricchire questa passeggiata tra le lapidi ci pensano i musicisti
Gabriele Coen (sax soprano e clarinetto) e
Stefano Saletti (bouzouki e chitarra), che creano un tappeto sonoro che spazia dalla tradizione romanesca ai suoni mediterranei. Si va da
"La campana a tocchi a tocchi" e
"Sinnò me moro" fino a rielaborazioni originali che portano l'ascoltatore in un viaggio musicale tra Roma, Napoli, la Spagna e tutto il Mediterraneo.
## Informazioni pratiche
Quando: Mercoledì 12 novembre 2024, ore 20.30
Dove: Teatro Ermanno Fabbri, Vignola
Con: Lino Guanciale, Gabriele Coen, Stefano Saletti
Regia: Lisa Ferlazzo Natoli / lacasadargilla Lo spettacolo inaugura la stagione 2024/25 del
Teatro Fabbri, che proseguirà fino a maggio con 14 spettacoli che puntano a "guardar lontano", come recita il motto della nuova direzione di
Emilia Romagna Teatro ERT. Un appuntamento da non perdere per chi ama il teatro che sa mescolare tradizione e contemporaneità, quello che sa ridere della morte e commuoversi per la vita. Perché, come insegna il dialetto romano, anche dalle tombe più malinconiche può nascere la poesia più autentica.